POLITICA
Il deputato Repubblicano George Santos è accusato di aver commesso 13 reati, tra cui frode e furto di fondi pubblici
APPPROFONDIMENTO | Il deputato George Santos (Repubblicano di New York) si è dichiarato non colpevole per i 13 capi di accusa nell’udienza avvenuta questo mercoledì presso una corte federale. Le accuse includono riciclaggio di denaro, frode telematica e furto di fondi pubblici. Lo stesso giorno è stato rilasciato su cauzione ed ha definito la sua incriminazione una “caccia alle streghe“, giurando di non dimettersi.
Le accuse: Santos, deputato al primo mandato, è accusato di aver utilizzato le donazioni della campagna elettorale per spese personali e di aver ricevuto illegalmente l’indennità di disoccupazione mentre guadagnava uno stipendio da 120.000 dollari presso una società di investimenti durante la pandemia. Due anni dopo, ha co-sponsorizzato un disegno di legge per reprimere le frodi sulla disoccupazione.
La cattiva reputazione: Il deputato ha effettivamente una lunga storia di bugie dette al pubblico. Ad esempio, ha dichiarato falsamente che i suoi nonni fossero sopravvissuti all’Olocausto e che sua madre fosse morta negli attacchi dell’11 settembre. Ha anche mentito sul fatto di aver lavorato per la Goldman Sachs e per Citigroup, sulla sua formazione scolastica ed universitaria e sulla perdita di quattro dipendenti nella sparatoria al nightclub “Pulse” nel 2016.
Le reazioni: Un sondaggio condotto nel distretto congressuale di Santos ha rilevato che il 71% degli elettori Repubblicani voleva le sue dimissioni già a gennaio, compresi molti che avevano votato per lui. Molti legislatori, compresi alcuni Repubblicani, chiedono ora le sue dimissioni. È improbabile che il Congresso lo espella, poiché sarebbe necessaria una maggioranza di due terzi alla Camera.
E ora? Se si dimettesse, la governatrice di New York potrebbe lasciare il seggio vacante oppure indire un’elezione speciale per sostituirlo. Se il suo seggio restasse vacante o venisse sostituito da un rappresentante Democratico, si ridurrebbe in modo critico la sottile maggioranza che i Repubblicani hanno alla Camera. Alcuni scettici ritengono che la rapida incriminazione di Santos da parte del Dipartimento di Giustizia sia stata motivata politicamente per ottenere un accordo condizionato alle sue dimissioni, che potrebbe favorire i Democratici. I legislatori Repubblicani si oppongono alle richieste di dimissioni, a meno che non venga dimostrata la sua piena colpevolezza.
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