IMMIGRAZIONE
Giorgia Meloni e Papa Francesco affrontano il tema dell’immigrazione e la teoria della grande sostituzione
APPROFONDIMENTO | Il presidente del consiglio Giorgia Meloni è la prima leader dell’Europa occidentale ad affrontare la teoria della grande sostituzione, una convinzione secondo cui l’immigrazione in Occidente sia deliberatamente progettata per sostituire le popolazioni esistenti e ridurre la loro sovranità o rappresentanza in una democrazia. La premier accusa la sinistra italiana di cercare di farlo.
La Meloni si riferisce al fenomeno come ad “un piano di sostituzione etnica” guidato da potenti interessi finanziari.
La situazione dell’Italia: L’anno scorso l’Italia ha registrato il più forte calo delle nascite in Europa, raggiungendo un minimo storico. Per la prima volta, il numero di nascite è sceso sotto le 400.000 unità. Questo calo ha portato ad un tasso di fertilità di soli 1,24 figli per donna, significativamente inferiore al livello di sostituzione di 2,1 necessario affinché una popolazione si sostenga da una generazione all’altra. Senza un aumento di questi numeri, l’Italia avrebbe bisogno di importare immigrati per sostenersi.
Il Papa è d’accordo: Venerdì scorso, Papa Francesco ha avvertito che l’Europa sta affrontando un “inverno demografico” e ha esortato gli italiani a fare più figli e a prendersi meno animali domestici, dato che l’Italia si trova ad affrontare la sua più grande crisi demografica fino ad oggi. Il Santo Padre ha denunciato anche i problemi finanziari che affliggono i giovani italiani e li ha esortati a rinunciare a decisioni “egoiste ed egocentriche” che si ripercuotono sulla pianificazione familiare.
Seguici sui social per non perdere nessuno di questi aggiornamenti!
Serve sostenere l’aumento delle nascite. I commenti dei due leader arrivano mentre la Meloni cerca di incoraggiare un significativo aumento delle nascite nel prossimo decennio al fine di evitare il temuto collasso del programma di sicurezza sociale italiano. La premier Meloni sta sostenendo un piano che incoraggerebbe i tassi di natalità ad aumentare fino a 500.000 nascite annue entro il 2033 – una proposta che è stata al centro della sua campagna elettorale l’anno scorso. La premier Meloni ha dichiarato che è giunto il momento di invertire la tendenza della bassa natalità in Italia e che la crisi demografica non possa essere affrontata ricorrendo alla maternità surrogata.
Il quadro generale: Numerosi studi hanno suggerito che la mancanza di servizi di assistenza all’infanzia a prezzi accessibili, i bassi salari e la precarietà dei contratti di lavoro siano i fattori che hanno portato al calo del tasso di natalità.
Seguici sui Social